GINA E CATERINA…..SENSAZIONI DI PRIMAVERA

 

“RATATATAPUM…”AHI !Ottavio , stai attento!” si lamentò Arturo  sulla cui testa era appena caduto un ammasso di legnetti.

“Scusa” mugugnò il gufo “E’ che  stavo sistemando il nido. E’ molto più difficile di quanto pensassi…io non l’ho mai fatto.

Eh si, l’inverno da qualche giorno aveva lasciato posto alla primavera così, i cinque amici avevano cominciato a risistemare le loro case. Arturo e Ottavio stavano intrecciando legnetti per rinforzare i nidi. Pioggia, neve e vento forte, li avevano in parte distrutti.

28 pulizie primaverili

Lele stava spazzando la sua tana piena di briciole di cibo in quanto era stata utilizzata come magazzino per le provviste invernali.

Nino toglieva la paglia che era stata portata nella sua casa per ricoprire il pavimento e renderlo caldo.

Infine Gelsomina stava pazientemente ricostruendo la sua ragnatela . finalmente poteva sgranchirsi le zampette: bella la primavera!

Ultimati i lavori, decisero di consumare una merenda tutti insieme…e mentre stavano mangiando,  la loro attenzione  fu attirata da una interessante discussione che si stava svolgendo qualche ciuffetto d’erba più in là: “Etciù…etciù…Etciù!!!Uhmmmm la primavera…che noia! Mi fa venire starnuti, pruriti, dermatiti,  congiuntiviti…il caldo mi fa sudare e che FATICA portarsi dietro questa casa. ACCIDENTI!”.

29 arriva gina con la sua allergia

30lo sternuto di gina

31 gina e innervosita a caua dell allergia primaverile

Chi aveva parlato era una chiocciola che stava avanzando in direzione di Martino e mentre strisciava nervosa una voce misteriosa disse: “Allora apprezzerai l’inverno!”.

“L’inverno? Mi piace l’inverno? PUAH!!! Il freddo pungente e la neve ghiacciano le mie antenne e il fango sporca tutta la mia casa…a proposito, chi ha parlato?

“Ciao, mi chiamo Caterina”

“Caterina chi?” urlò la chiocciola. “Sono quassù!”rispose Caterina.

Spazientita Gina, così si chiamava la chiocciola, roteava le antenne di qua e di là poi, buttando lo sguardo verso il cielo,  spalancò la bocca: davanti a sè c’era la farfalla più bella che avesse mai visto! Le ali di colore turchese erano piene di piccole pagliuzze argentate così, quando sbatteva le ali,  era circondata da un alone sbrilluccicante. Appariva come qualcosa di magico.

32 gina incontra la farfalla caterina

“C…CI…CIAO…come hai detto cheti chiami?” . “Mi chiamo Caterina e scusa se mi sono intromessa, ma brontolavi così forte che non ho potuto fare a meno di sentire. Mi spiace che la pensi così. Io adoro la primavera e devo dire che anche l’inverno ha i suoi lati romantici. A proposito, non so ancora il tuo nome.”.

“Ah già, mi chiamo Gina e ti saluto…devo raggiungere l’ombra di quel grosso ciliegio…altrimenti mi si seccheranno le antenne!”.

“Non ti preoccupare Gina , i raggi primaverili sono dolci, non ti bruceranno le antenne! Arrivederci !” e se ne andò.

Gina si voltò ad osservarla: era proprio un piacere guardare quelle ali scintillanti e il sorriso della farfalla era veramente rassicurante: “Ehi Caterina, scusa ma che cosa avrebbero di bello la primavera e l’inverno?”.

33 Caterina si è posata su un fiore

Caterina si posò su un fiore profumato : “Gina, il bello lo devi trovare tu. Ogni anno le stagioni sembrano riproporre gli stessi paesaggi, gli stessi colori …Sta a noi , con i nostri occhi, catturare nuove sfumature. Occorre avere voglia di osservare ciò che ci circonda con stupore e tutto sembrerà nuovo e unico. Nel tardo pomeriggio io vado sempre a vedere il tramonto nel punto più alto di questa collina e ogni volta mi regala sensazioni diverse. Provaci e vedrai che andranno via anche tutte le tue allergie”.

In effetti  Gina era abituata a lamentarsi per tutto. Non si era mai soffermata ad osservare ciò che la circondava. Era primavera e il prato che la circondava era pieno di fiori dalle corolle coloratissime. Mai notato prima quello spettacolo…e che profumo. Era tutto inebriante. Gina chiuse gli occhi respirando profondamente e per la prima volta si sentiva bene. Dopo un po’ guardò il cielo: era azzurro, pennellato qua e là da piccole macchie bianche e vaporose, sospinte da un leggero venticello. Il colore del cielo contrastava con il verde brillante dell’erba fresca. PER UN ATTIMO GINA SENTI’ QUALCOSA DI MAI PROVATO PRIMA! Si sentiva in ARMONIA con tutto quello che la circondava e magicamente era sparita ogni forma di allergia. Caterina aveva ragione pensò : dobbiamo soffermarci e catturare il bello delle cose !

Arturo, Ottavio, Lele , Nino e Gelsomina avevano ascoltato tutto…ed erano piacevolmente stupiti del fatto che Gina avesse seguito immediatamente il consiglio di Caterina. Anche loro, rimasti colpiti dalle parole della farfalla, si ripromisero di soffermarsi con più attenzione e di godersi tutta quella bella natura che li circondava.

Gina avrebbe voluto tanto ringraziare Caterina, ma la farfalla, pronunciate le sue ultime parole, era volata via.

Dopo un po’ alla chiocciola venne in mente dove avrebbe potuto incontrarla. Al momento del tramonto, Gina si presentò nel punto più alto della collina: Caterina era già lì seduta comodamente e si stava godendo l’inizio del tramonto. La chiocciola, senza dire nulla, si mise a sedere accanto a lei : “Ciao Gina, sapevo che saresti venuta. Sei una brontolona si…ma una brontolona romantica!”.

34 tutti gli abitanti di martino vanno a guardare il tramonto insieme a caterina e gina

Dietro a loro, seduti, si godevano lo spettacolo del tramonto anche Ottavio, Arturo, Nino, Lele e Gelsomina che avevano seguito la chiocciola. Quando il sole fu sostituito dalla luna, andarono tutti da Martino; così il condominio conobbe Gina e Caterina. Erano arrivate altre due amiche.”

BENVENUTA PRIMAVERA!

Crionda

Racconto tratto dalla storia: “Arturo e Martino, amici per sempre”

https://www.crionda.it/racconti/arturo-e-martino-amici-per-sempre/