“Arteficio. Il riciclo a regola d’arte” di Gruppo Hera/ Editoriale Scienza, è un piccolo libro (per formato) ma che contiene un’infinità di spunti e idee per sperimentarsi
“con materiali della vita quotidiana, materiali comuni che spesso hanno una vita breve perchè vengono buttati – rifiutati – quando hanno finito di servirci.”
Il libro parte con una riflessione sulla connessione che ormai esiste fra artisti contemporanei e i materiali scartati dalla nostra società.
“Le cose e le materie che vengono scartate dalla nostra società sono per gli artisti contemporanei una grande risorsa…Considerano questi materiali al pari di quelli cosiddetti “tradizionali” (come possono essere le tempere, i colori a olio, la tela, i fogli di carta, il bronzo, il marmo), e questi strani materiali dell’arte vengono ricercati tra oggetti vecchi, dal rigattiere e perfino nelle discariche.”
Si prosegue con capitoli dal titolo: “Quali sono i materiali dell’arte?”, “Spazzatura d’artista”.
Davvero interessante la considerazione dell’artista César:
Questa una sua opera:
Carte d’artista: Kurt Schwitters
“La carta solitamente è un supporto che serve per disegnare e scrivere. Schwitters le toglie la sua funzione d’uso e ne mette in risalto la superficie, il colore la forma, lo spessore. L’opera intitolata Collage è realizzata con carte ritagliate con le forbici e strappate a mano, pagine di quaderno e carta da pacco; l’artista crea un dipinto senza l’uso di pennelli e colori, ma semplicemente incollando delle carte di diverso tipo.”
Tessuti d’artista: Alberto Burri
“Nel quadro intitolato Sacco, la protagonista assoluta è la tela e le sue caratteristiche: come la trama della stoffa, le sfilacciature irregolari, gli strappi, le cuciture grossolane, le pieghe, le increspature. La tela di iuta interessa all’artista perchè è una materia povera, spesso di scarto, scelta perchè ha impresse sulla superficie le tracce del tempo trascorso e i segni della sua vita passata”.
Plastiche d’artista:Tony Cragg
“Nell’opera intitolata Spectrum si riconoscono rottami di plastica, bottiglie, giocattoli rotti e oggetti sbiaditi dal sole. L’artista li cataloga con molta precisione e li mette in ordine in base alle loro diverse tonalità, tanto da formare un enorme tappeto, con i colori e le sfumature di un arcobaleno”.
Poi il libro propone una serie di immagini con materiale di vario genere e spunti per catalogarli.
Ad esempio: come catalogare le stoffe e le plastiche? Tenendo conto delle tonalità, delle loro proprietà tattili.
Preziosa è anche la scheda tecnica che viene fornita per analizzare i materiali all’interno di un eventuale percorso. Di seguito una prima parte:
Io, da sempre, sono affascinata dai materiali di scarto, presenze di spicco in tantissimi laboratori che ho proposto nelle scuole di ogni ordine e grado.
Lascio alcuni link che possono dare qualche spunto. Buona sperimentazione!
https://www.crionda.it/laboratori/la-sedia-blu/
https://www.crionda.it/spunti-per-semplici-libri-tattili-e-pannello-sensoriale/
https://www.crionda.it/laboratori/sogni-carta-percorso-laboratoriale/