Nella mia biblioteca personale occupa un posto di rilievo il romanzo per immagini “Jane, la volpe & io” di Isabelle Arsenault e Fanny Britt (Mondadori).
Attraverso l’immediatezza e la delicatezza delle parole di Fanny Britt, parole che a volte si trasformano in poesia: “…la primavera si mette comoda e con lei i boccioli dei fiori sul nostro davanzale…” e le incisive illustrazioni di Isabelle Arsenault, vengono affrontati temi quali il bullismo al femminile e le sofferenze adolescenziali, prodotte da scarsa autostima, percezione negativa del proprio corpo, necessità di conferma e inclusione nel gruppo.
La storia è narrata in prima persona dalla protagonista, una ragazzina di nome Helene che ad un certo punto diventa oggetto di atti di bullismo da parte di compagne che prima le erano amiche.
A quel punto la sua diventa un’esistenza fatta di grigiore, solitudine e incapacità di giudicarsi con i propri occhi, abbandonandosi totalmente ai giudizi distorti degli altri.
Gli unici momenti di respiro e di colore sono quelli in cui si immerge nella lettura di un classico. “Jane Eyre” di Charlotte Brontë.
Quando Helene ha ormai perso ogni speranza di rientrare nel gruppo e comunque di avere delle amiche con le quali condividere i suoi pensieri, accadrà qualcosa che piano, piano ridarà colore alla sua vita.
Consiglio caldamente questo libro a preadolescenti e adolescenti e a tutti coloro che in qualità di genitori, insegnanti, educatori, siano chiamati a supportare ragazze/i che vivono sofferenze a causa delle loro insicurezze o che sono vittime di atti di bullismo.