Quando sei frequentemente protagonista di situazioni negative, essere in grado di focalizzare il proprio pensiero sui pochi eventi positivi che capitano nel corso del quotidiano, è molto difficile e forse, per riuscirvi, occorrono doti innate inscritte nel DNA. Nonostante ciò, penso fermamente che ci si possa allenare a spostare il “cannocchiale” sul “bello che accade ”, perché nell’arco di una giornata, di una settimana , di un mese…succede sempre qualcosa che fa bene alla mente, all’ autostima e che può risollevare la nostra fiducia nei confronti del futuro.
Io , questo allenamento, cerco di farlo tutti i giorni a scuola con i miei ragazzi.
Tante volte mi è capitato di supportare bambini e ragazzi che, a causa di scarse condizioni di salute fisiche o psicologiche, oppure di contesti familiari difficoltosi, non riuscivano ad avere una vita scolastica ed extrascolastica fluida e gratificante. In questi casi è inevitabile che la mente si predisponga al pensiero negativo che va a diminuire drasticamente o addirittura ad azzerare sia la motivazione rispetto “al fare”, “al provare”, sia l’autostima. Allora c’è il blocco.
Agli alunni a cui è capitato di cadere in questo blocco, ho proposto di segnare, evidenziare in un calendario (ma può essere anche un’agenda o il diario utilizzato per i compiti…) tutti gli eventi positivi che accadevano loro di giorno in giorno. Poteva essere sia un successo relativo ad un’attività didattica, piuttosto che un’autonomia raggiunta o una situazione piacevole vissuta in ambito relazionale sia a casa che a scuola. Insomma tutto ciò che di gratificante succedeva, veniva segnalato nelle caselle dei giorni attraverso un “rettangolino color oro “ ovvero punti luce in mezzo a tanto “pensiero nero”.
Devo dire che questa strategia ha dato buoni frutti, certo non è una bacchetta magica ma, poter focalizzare l’attenzione sui rettangolini oro alla fine di ogni mese, vedere che nella vita succedono anche cose gradevoli, che danno benessere, ha aiutato a ritrovare un po’ di fiducia, motivazione e, in molti casi, è stato un toccasana anche per l’autostima.