Con il libro “Elmer, l’elefante variopinto” (Mondadori), David McKee ha introdotto un coloratissimo e saggio personaggio. Ma McKee ci ha lasciato un’ altra sorpresa: “Il grande libro di Elmer” che contiene ben sei avventure.
In questo spazio desidero condividere “Elmer e l’orsacchiotto perduto”…storia che ho raccontato a dei piccoli fan di Elmer in una Scuola dell’Infanzia.
Il cielo era già buio e pieno di stelle quando Elmer, sentì qualcuno piangere. Era Elefantino. “Non riesce a dormire” gli disse la mamma del piccolo. “Vuole il suo orsacchiotto. L’abbiamo portato in gita con noi e l’abbiamo dimenticato da qualche parte”.
“Non ti preoccupare” disse Elmer. “Gli presterò il mio orsacchiotto e domani andremo a cercare quello perduto”
Il giorno seguente Elmer si mise in cerca dell’orsacchiotto perduto. Non aveva fatto molta strada quando incontrò il cugino Wilbur. “Ciao, Wilbur. Sono alla ricerca dell’orsacchiotto di Elefantino. L’hai visto?”. “No” disse Wilbur. Ma se lo trovo ti chiamo”.
Poco dopo Elmer sentì un’altra voce. Era Leone. “Ciao Elmer. Dove stai andando?”.
“Elefantino ha perso il suo orsacchiotto e lo sto cercando” rispose Elmer.
“Mamma mia! Leoncino sarebbe sconvolto se avesse perso il suo. Se lo trovo ti avverto. Può darsi che l’abbia visto Tigre”.
“Ehi Tigre! Elefantino ha perso il suo orsacchiotto. L’hai forse visto?”
“Brutto affare!” rispose Tigre. “I gemelli non vanno a letto senza i loro orsacchiotti! Se lo trovo ti chiamo”.
Quella mattina Elmer andò a trovare gli altri animali. Tutti i piccoli avevano i loro orsacchiotti. Ma nessuno aveva visto l’orsacchiotto di Elefantino. Ognuno disse a Elmer la stessa cosa: “Se lo troviamo ti chiamiamo”.
“Spero di trovarlo presto” pensò Elmer. “E’ quasi notte.” Proprio in quel momento sentì gridare: “Aiuto! Aiuto! Mi sono perso!”. Elmer si aprì un varco tra i cespugli e vide l’orsacchiotto.
“Aiutami, ti prego mi sono perduto. Voglio Elefantino”.
“Sai parlare?” chiese Elmer sorpreso.
“Ti prego, portami a casa” continuò l’orsacchiotto.
Elmer lo stava ancora fissando. “Ma non muovi la bocca!” disse Elmer proprio mentre Wilbur sbucava da dietro un cespuglio.
“Ehi, Wilbur! Avrei dovuto capire che eri tu a dare la voce all’orsacchiotto!”.
Wilbur ridacchiò. “Vieni, portiamolo a casa, si sta facendo buio”. E si misero in marcia cantando.
Elefantino fu felicissimo di rivedere il proprio orsacchiotto e restituì subito a Elmer il suo.
“Elmer”, disse Wilbur, “Non avevi paura che elefantino volesse tenersi il tuo orsacchiotto? Il tuo è molto diverso dagli altri, è speciale”.
“Ma Wilbur, tutti gli orsacchiotti sono speciali e il proprio è il più speciale di tutti!”.
La storia è piaciuta tantissimo, i bambini si sono molto immedesimati in Elefantino…a tutti almeno una volta è capitato di perdere il proprio orsacchiotto o in generale il proprio giocattolo preferito, quello che ti porti a letto e ti rassicura.
Conclusa la lettura, inutile dirlo: abbiamo creato tanti orsacchiotti con materiale di riciclo
Queste le sagome utilizzate: fogli A4 e cartoncino di riciclo
Alcuni orsetti realizzati
Cari bimbi, chissà se è venuta voglia anche a voi di costruire un orsacchiotto speciale?
Buon lavoro!