Un pò di tempo fa, durante un percorso laboratoriale in una classe 5^ (scuola primaria), ho proposto un’attività che durante lo svolgimento ha suscitato curiosità e divertimento. Per un attimo gli alunni si sono trasformati in poeti dadaisti. Chiaro, l’intento non è stato introdurre la presentazione di un movimento artistico, sono un’educatrice, non un’insegnante di arte e immagine; quindi mi sono limitata a dare qualche cenno ma in particolare a far vedere attraverso immagini e scritti alcune opere di artisti dadaisti.
In particolare ho riportato uno scritto di Tristan Tzara che sembra proprio una sorta di “ricetta” per comporre una poesia dada
” “Per fare una poesia dadaista”
Prendete un giornale.
Prendete le forbici.
Scegliete nel giornale un articolo della lunghezza che desiderate per la vostra poesia.
Ritagliate l’articolo.
Ritagliate poi accuratamente ognuna delle parole che compongono l’articolo e mettetele in un sacco.
Agitate delicatamente.
Tirate poi fuori un ritaglio dopo l’altro disponendoli nell’ordine in cui sono usciti dal sacco.
Copiate scrupolosamente.
La poesia vi assomiglierà.
Ed eccovi divenuto uno scrittore infinitamente originale e di squisita sensibilità,
benchè incompreso dal volgo.”
Tristan Tzara
Allora questa la nostra procedura:
prendere vecchi giornali, riviste, volantini, ecc.
ritagliare un numero elevato di parole
prendere un sacchetto possibilmente non trasparente e inserire le parole ritagliate
mescolare con “vigore” ed estrarre a caso
incollare le parole e…se si è particolarmente soddisfatti della propria poesia dadaista, incorniciare con materiale di riciclo o altro.
Buon divertimento!