Nel video di una canzone che amo molto, “Mar sonoro” di Sofia Ribeiro https://www.youtube.com/watch?v=hn8Zk-Y-iA8, c’è uno strumento alternativo che colpisce sempre la mia attenzione. Così ho provato a costruirlo.
La realizzazione di questo strumento può diventare un’attività da inserire in un progetto scolastico che andrebbe a coinvolgere sia arte che musica e che consentirebbe per esempio:
- il miglioramento della capacità di concentrazione e attenzione;
- l’acquisizione di conoscenze di natura procedurale con comprensione delle consegne date;
- potenziamento delle capacità fino-motorie.
MATERIALE OCCORRENTE:
- vecchie chiavi
- cartocini e carte riciclate
- bava da pesca
- colla stick
- tappi di plastica
- punteruolo
Innanzitutto occorre recuperare vecchie chiavi (io avevo vecchi mazzi di chiavi ).
Poi, con cartoncino riciclato, ricavare un rettangolo e per le dimensioni ci si regola a seconda del numero di chiavi disponibili. Il cartoncino può essere decorato: io ho scelto la tecnica del collage a strappo
A questo punto con il punteruolo vanno fatte delle coppie di buchi. Io le ho fatte a distanza di un centimetro e mezzo l’una dall’altra; mentre nella coppia i buchi li ho fatti a distanza di mezzo centimetro.
Vanno fatti altri due buchi nel cartone per poter inserire del filo di lana, spago, da pacco regalo…(anche qui vedere cosa si ha a disposizione da riciclare) per creare una sorta di manico. Ed ecco pronto lo strumento.
Le chiavi, toccandosi fra loro, producono delle sonorità davvero suggestive. Ecco un piccolo assaggio:
Ho provato a costruire lo stesso strumento utilizzando, al posto delle chiavi, dei tappi di plastica riciclati.
Devo dire che anche le sonorità prodotte dai tappi sono interessanti. A me hanno rievocato il rumore della pioggia. Ecco un piccolo assaggio:
Buon lavoro!