ORIGAMI E IPOVEDENZA: PERCORSO LABORATORIALE

Alcuni anni fa, durante un incontro con un  Tecnico dell’ ASPHI Bologna https://italianonprofit.it/scheda-ente/fondazione-asphi-onlus/ , Tecnico specializzato in minorazioni sensoriali, mi vennero indicate  alcune attività per supportare un’alunna  che stava perdendo la vista e che all’epoca frequentava la scuola secondaria di 1°grado.
Le attività erano tutte volte all’affinamento di competenze extravisive: memoria, intuizione, ascolto, concentrazione, capacità di problem solving, potenziamento del tatto. Tutte queste competenze si potevano affinare attraverso attività  creative che fra l’altro avrebbero anche aiutato ad esprimere emozioni, stati d’animo. In effetti, quando si perde la vista, gli stati d’animo che si vivono sono di difficile gestione.
Le attività  suggerite furono: creazioni con il telaio e con i ferri per lavorare la lana, origami.

Immediatamente cominciai a progettare laboratori; d’altro canto   l’alunna  trovava davvero congeniale il canale comunicativo legato all’arte e alla manualità e quindi ha accolto con grande entusiasmo l’introduzione di tali percorsi.

In questo spazio, condivido il percorso relativo agli origami: quando ho iniziato a progettarlo, mi sono documentata, in particolare, volevo verificare se,  attraverso la realizzazione di origami, si potessero sviluppare anche competenze legate alle discipline curricolari. Sul web ho trovato molte esperienze scolastiche interessanti. In particolare riporto alcuni brani che mi sono stati davvero molto utili: 

“Gli origami aiutano a :

  • esplorare forme e strutture
  • sviluppare la motricità fine e la coordinazione normale, bisogna essere precisi e accurati
  • potenziare la memoria: si devono ricordare le sequenze di pieghe se si vuole rifare l’oggetto in futuro
  • sviluppare la concentrazione: occorre stare attenti a seguire bene le istruzioni e a non saltare neanche un passaggio
  • potenziare le capacità di problem solving: ogni piegatura spiegata va riprodotta e quindi è un piccolo problema da risolvere nella pratica del proprio foglio.

Attraverso gli origami vengono coinvolte varie discipline:

  • Arte e manipolazione: si sviluppa la motricità fine, viene coadiuvata  la fluidità dei gesti
  • Tecnologia: si sviluppa la capacità di progettazione e analisi
  • Geografia: si consolidano i concetti topologici e l’orientamento spaziale
  • Geometria: gli origami aiutano a riconoscere le figure geometriche e le loro caratteristiche ⇒ riconoscimento degli angoli, perimetri, aree, diagonali, assi di simmetria…ecc. si consolida la conoscenza del linguaggio tipico della geometria
  • Matematica: gli origami aiutano a sviluppare il concetto di frazione.

 http://ilpiccolofriedrich.blogspot.com/2011/07/matematica-con-lorigami.html

http://www.umi-ciim.it/wp-content/uploads/2018/11/Laboratorio-Gabriella-Romano.pdf

Posso confermare che l’alunna ha tratto grandi benefici: grazie al laboratorio di origami, si è registrato un miglioramento in termini di  concentrazione (i tempi erano davvero limitati) e ascolto. Non solo, sono stati riscontrati  progressi anche in termini di precisione e accuratezza : la ragazza tendeva sempre a  svolgere  qualsiasi attività  in modo  frettoloso, quindi i lavori risultavano poco accurati, disordinati. Il  processo graduale e ordinato che la tecnica degli origami comporta, educa al controllo delle proprie energie e ad agire con meticolosità, accuratezza, riflessione.

Anche le abilità finomotorie sono state decisamente potenziate. Un altro aspetto importante del percorso, è che ha dato all’alunna la possibilità di esprimersi, di esternare le paure, le angosce, le incertezze ma anche speranze e  desideri. 

 Condivido un lavoro in cui la ragazza ha voluto esprimere  senso di leggerezza e voglia di distaccarsi per un momento da tutte le zavorre di cui è costellato il suo quotidiano. Il titolo dell’opera è “In volo verso il futuro” (tecnica mista: origami e pittura con tempera).  Ed è un augurio che facciamo a tutti.

in volo verso il futuro

Lascio anche un assaggio di lavori che abbiamo realizzato con ferri e lana e con un telaio costruito con materiali di riciclo.