Sogni di carta è stato un percorso che ha visto un gemellaggio fra un tema: i “sogni”, ed un materiale di uso quotidiano: la carta.
Scheda tecnica
Il percorso intende sviluppare le seguenti competenze:
– creare uno spazio per affrontare il mondo dei sogni: sogni ad occhi chiusi, sogni ad occhi aperti, sogni possibili, sogni impossibili, incubi…
– attivare e potenziare l’uso di tutti i canali sensoriali attraverso l’esplorazione e la sperimentazione della carta nelle sue molteplici varietà.
-cercare di creare un clima accogliente in cui tutti si sentano a proprio agio;
-capacità nel ricercare modalità espressive diverse da quelle utilizzate in ambiente scolastico;
-capacità di comprendere sentimenti, emozioni e stati d’animo propri e altrui;
-capacità di accogliere le idee e le opinioni degli altri attraverso i valori del rispetto e della tolleranza.
MATERIALE UTILIZZATO
carta da stampa e da scrivere:carta per giornali, carta per periodici
carta per libri
carta per scrittura (quaderni, blocchi, agende)
carta per disegno
carta da pacco, da regalo, da parati
carta velina, carta crespa, carta di riso
carta per uso domestico (tovaglioli, carta assorbente, carta da forno)
carta per l’igiene personale (carta igienica, fazzoletti, salviette)
carta vetrata
cartone da imballaggio, cartoncino ondulato…
MODALITÀ DI SVOLGIMENTO:
1° INCONTRO
Presentazione della carta :
Quanti tipi di carta esistono? Esiste la carta velina, la carta crespa, la carta ondulata, la carta da giornale, la carta da forno, la carta assorbente…Ci mettiamo alla prova.
Ogni tipo di carta ha le sue caratteristiche da scoprire ad es: colore, trasparenza, consistenza…Per tale motivo partirà un’esplorazione che consentirà di attivare tutti i canali sensoriali.
La carta ha un odore?
La carta fa rumore?
La carta si presta a molti esperimenti può essere stropicciata, arrotolata, tagliuzzata, distesa, piegata in mille modi, può essere bucata, bagnata, consumata………….
I bambini verranno introdotti in una sorta di ricerca azione all’interno della quale potranno sperimentare in modo libero .
2° INCONTRO
Si apre con la presentazione e la lettura animata di storie brevi e molto efficaci che consentiranno di avviare un confronto relativo al tema dei sogni: “Agata” di Lola Casas, Agustín Comotto (ED. Lapis); “Tutto è possibile” di Giulia Belloni, Marco Trevisan (Kite Edizioni); “Il tempo per sognare” di Peter H. Reynolds (Ape Junior)
Dopo la lettura i bambini verranno invitati a condividere le loro esperienze legate al tema.
Cosa sono i sogni? Quando e dove si sogna?
Quali tipi di sogni si possono fare?
Il sogno può essere inteso anche come desiderio, obiettivo da raggiungere e quindi progetti per il futuro…
In seguito alla condivisione verbale, verrà proposta la traduzione dei loro sogni in opere d’arte da realizzarsi con le carte conosciute e manipolate nell’incontro precedente. Decideranno loro cosa e come: per dare alcuni stimoli, verranno presentate opere di artisti famosi: Kurt Schwitters, Mimmo Rotella, Henri Matisse, Picasso, Bruno Munari.
Al termine verrà allestita una mostra delle opere realizzate dai bambini in modo che possano essere osservate, spiegate, condivise.
APPUNTI DI VIAGGIO
“Durante l’infanzia siamo in quello stato che gli orientali definiscono Zen: la conoscenza della realtà che ci circonda avviene istintivamente mediante quelle attività che gli adulti chiamano gioco. Tutti i ricettori sensoriali sono aperti per ricevere dati: guardare, toccare, sentire i sapori, il caldo, il freddo, il peso e la leggerezza, il morbido e il duro, il ruvido e il liscio, i colori, le forme, le distanze, la luce, il buio, il suono e il silenzio… tutto è nuovo, tutto è da imparare e il gioco favorisce la memorizzazione.”Bruno Munari
Ho riportato questo pensiero di Munari, perché contiene esattamente l’intenzione cardine del percorso”Sogni di carta”: attivare il più possibile tutti i ricettori sensoriali attraverso la carta che, grazie alla sua versatilità, si presta ad essere utilizzata nei modi più svariati.
Questa esperienza è stata proposta all’interno di un campo estivo (Luglio 2018) ed è stata strutturata in due incontri di un’ora e mezza ciascuno.
Hanno partecipato due gruppi suddivisi per fascia d’età: 6 / 7 anni, 8 /10 anni.
Le modalità, il materiale e le attività proposte sono state le medesime per entrambi i gruppi.
Nella prima fase è stato previsto l’incontro bambini – carta, tantissimi tipi di carta che sono stati disposti al centro dell’aula.
Come prima cosa i bambini hanno provato a riconoscere i vari tipi di carta: hanno utilizzato la vista, il tatto, l’olfatto…devo dire che sono stati molto bravi perché ne hanno riconosciuti davvero tanti.
Il riconoscimento ha consentito una classificazione fatta su di un pannello che avevo precedentemente preparato e che è rimasta come traccia del percorso.
Dopo riconoscimento e classificazione, i bambini hanno avuto un ampio lasso di tempo per sperimentare in modo autonomo e libero il materiale.
Ho messo a disposizione qualche strumento fra i quali lo stetoscopio che ha riscosso molto successo.
E’ stato veramente appagante per me osservare i bambini che facevano esperienza, ricerca-azione senza schemi, senza regole, guidati solo dal loro istinto, dalla loro curiosità,con i loro tempi.
Alcuni hanno agito autonomamente, altri si sono aggregati condividendo scoperte e stupore.
Cosa si può fare con la carta?
La si può bucare con punteruolo, pinza-perforatrice, forbici
La carta si può graffiare
La carta si può appallottolare
Si può tagliare con le forbici
O strappare con le mani
Si può arrotolare e farla diventare onde del mare
La carta si può impacchettare, sovrapporre
Con la carta si possono fare decori e origami
La carta si può intrecciare
O piegare a fisarmonica
La carta si può schiacciare per sfogare la rabbia
Con la carta si possono fare coriandoli, carta-modelli, sculture
La carta si può sentire con il tatto e anche con l’udito.
I bambini attraverso lo stetoscopio l’hanno auscultata e i suoni hanno prodotto le seguenti rievocazioni:
i tuoni, la pioggia, il temporale, il rumore delle onde, il sibilo di un serpente, il vento…
Alla fine dell’incontro l’aula sembrava un po’ un campo di battaglia…ma ne è valsa la pena!
Questo cartellone è una super sintesi di quanto sperimentato.
Nel secondo incontro è stato introdotto il tema dei sogni: anche questo momento è stato molto emozionante perché i bambini hanno partecipato con calore, condividendo molto del loro vissuto.
Il libro “Il tempo per sognare” è servito da apripista per immergerci nel tema.
”Se cito la parola sogno, cosa vi viene in mente?”
Di seguito alcune risposte: per non perder neanche una parola, ho usato come al solito il registratore vocale e poi pazientemente ho sbobinato.
– Si sogna quando si dorme.
– Io sogno alcune volte.
-Io sogno tantissimo.
– A volte i sogni sono spaventosi, brutti paurosi, incubi.
– Io ho fatto un incubo: un cane mi inseguiva e mi mordeva.
– Io mentre sogno urlo.
– Quando sogno, spesso cado giù dal letto.
– Io sogno ma non d’estate.
-. Io ho sognato di essere una sirena.
-. Io sogno spesso di avere una fattoria con tanti animali, forse lo sogno perché vorrei proprio avere una fattoria con il cavallo.
– Io ho fatto un incubo: avevo delle bambole e ho chiesto a mia zia delle forbici, quando si è girata aveva un solo occhio grande. Si erano trasformati così anche il nonno e il papà.
-.Io ho sognato di essere una cavallerizza e di fare le acrobazie sul cavallo.
– Io una volta ho sognato che dalla finestra entravano degli alieni, mio fratello si dava delle padellate in testa, mio padre rincorreva una pecora e mia mamma si pettinava con un cucchiaio.
-.Io ho sognato di essere in una foresta con tanti lupi e non riuscivo a salvarmi.
– Io ho sognato di avere un castello con un campo da calcio.
– Una volta ho fatto un sogno bello: ero una fata e stavo volando.
– Io ho sognato che ero al mare guardavo il tramonto e il tramonto era tutto allagato; mi sono impaurito, adesso ho paura che si allaghi il mondo.
– Io ho una ricetta per interrompere i sogni brutti: si devono stringere forte forte gli occhi e ci si ritrova nel letto tranquilli.
– Io ho sognato di comprare un gattino, ma questo è anche un sogno ad occhi aperti.
Ecco che all’accenno del sogno ad occhi aperti chiedo:
”Ma si sogna solo ad occhi chiusi, di notte?”
La risposta è corale: “ No si sogna anche ad occhi aperti”
“E come si possono chiamare i sogni ad occhi aperti?”
I bambini mi rispondono: immaginazione, fantasia, desideri, sogni nel cassetto.
”I sogni ad occhi aperti si fanno perché si usa l’immaginazione, si possono chiamare sogni immaginari.”
”I sogni ad occhi aperti sono belli perché li puoi decidere tu.”
”Desiderio di avere qualcosa, di diventare qualcuno, di raggiungere degli obiettivi, realizzare dei progetti”.
Allora chiedo loro: “Voi fate sogni ad occhi aperti? Avete sogni nel cassetto?”
– Il mio sogno è cantare.
– Il mio sogno è di essere uno youtuber.
– Io sogno di avere 300.000 giochi.
– Io vorrei volare.
– Io vorrei diventare un bravo attaccante di calcio.
– Io sogno di ballare e di viaggiare.
– Io sogno di fare la veterinaria in un gattile
– Io ho tre sogni: che tutti i giorni sia il mio compleanno, vorrei fare la ballerina e vorrei un gattino ma mia mamma è allergica ai gatti.
– Io vorrei fare la poliziotta.
– Io sogno di avere una sorellina.
– Io vorrei diventare un brave battitore nel gioco del baseball.
– Io sogno di fare l’arbitro di calcio.
– Io sogno di avere dei poteri.
– Io sogno di diventare avvocato.
– Io sogno di diventare una maestra per i bambini piccoli.
– Io sogno di diventare bravo a giocare a basket come Michael Jordan.
– Io sogno di essere un bravo pallavolista e poi mi piacerebbe fare il cuoco: io so cucinare un secondo buonissimo” Rotolini al prosciutto e formaggio.
– Io vorrei diventare una maestra di danza classica.
– Io sogno di diventare un maestro di arrampicata.
– Io sogno di diventare archeologo.
– Io sogno di diventare una ballerina di hip hop.
– Io sogno di fare la parrucchiera.
– Io sogno di diventare un disegnatore.
……..
E’ stato poi fatto un distinguo fra sogni ad occhi aperti possibili ed impossibili…questo per non nutrire false aspettative, illusioni o false speranze.
A questo punto leggo il testo “Tutto è possibile” che ci consente di approfondire il tema dei “Sogni ad occhi aperti”: diamo una virata e cerchiamo di capire tutti insieme cosa si può fare, che atteggiamento si deve assumere perché i nostri sogni ad occhi aperti si realizzino: le idee sono subito chiare.
I bambini mi dicono:
“Se abbiamo dei desideri, dei sogni, si possono realizzare se non ci scoraggiamo e ci impegniamo tanto.”
”Non basta dire di volere una cosa e poi arriva la fata turchina, ma bisogna impegnarsi”.
“Quando uno sogna qualcosa ad occhi aperti, ci deve provare e riprovare finchè non ce la fa”.
”Se tu sogni qualcosa si può avverare. Non bisogna arrendersi mai, si deve credere in sé stessi.”
Che dire: questo percorso è stato svolto nel mese di Luglio con un caldo da sciogliersi, ma i bambini sono stati presenti, partecipi, attenti, curiosi, molto saggi!
Dopo le ricche riflessioni, i bambini si sono cimentati nella rappresentazione grafica dei sogni che avevano condiviso verbalmente; il materiale messo a disposizione è stato ovviamente la carta, tutti i tipi di carta che avevano sperimentato durante il primo incontro.
Questo l’allestimento per l’attività
Ho messo a disposizione dei bambini alcuni esempi di opere realizzate con la carta, da artisti famosi
Al termine del secondo incontro, i bambini si sono riuniti in cerchio per presentare le loro opere e condividerle con i compagni di laboratorio. Anche questo è stato un momento molto partecipato e gli applausi alle loro realizzazioni sono nati spontanei.
Di seguito alcune opere:
Il mio sogno è di avere un cane.
Io ho rappresentato il sogno di diventare un pizzaiolo
Il sogno di Anna è cantare con un microfono che spruzza fuori tutte le emozioni e i colori
Io ad occhi aperti sogno di diventar il capitano di un veliero
Noi abbiamo realizzato un campo da calcio perché ilnostro sogno è diventare calciatori
Il mio sogno è di fare il marinaio
Io sogno di diventare avvocato
Io sogno di diventare parrucchiera
Io sogno di diventare uno youtuber
Sogno di avere una piscina tutta mia
Io vorrei diventare un pilota di aerei
Sogno di avere una casa al mare
Sogno di diventare una ballerina di hip hop
Io sogno di volare
E potrei andare avanti all’infinito.
Di seguito un assemblaggio di tutta l’esperienza