Un, due, tre…la paura tocca te!

Percorso laboratoriale incentrato sul tema della “PAURA”. Con “Un, due, tre…la paura tocca te!”, si è cercato di creare uno spazio, un’atmosfera accogliente all’interno della quale i bambini potessero esternare e condividere le loro piccole o grandi paure.

Scheda tecnica

Il percorso si propone di sviluppare le seguenti competenze:
  • capacità di conoscere e  riconoscere i propri stati d’animo;

  • capacità nell’ interpretare ed esprimere i propri stati d’animo;

  • capacità nel riconoscere e valutare gli effetti delle proprie paure;

  • capacità nel trovare strategie per affrontare la paura;

  • stimolare la curiosità nei confronti di un canale comunicativo alternativo (linguaggio cinematografico/audiovisivo);

  • sperimentare le tecniche audiovisive per cercare di raccontare/raccontarsi;

  • favorire le capacita di collaborazione: l’esperienza che gli alunni si trovano ad affrontare  è quella di un lavoro comune, nel quale ognuno di loro ha uno o più ruoli e mansioni specifiche.

 

Luogo di realizzazione:

palestra, aula di artistica, Teatro parrocchiale.

 

Modalità di realizzazione (per classe  5^):



1° INCONTRO: lettura del libro “Anche gli orchi hanno paura”, di Carlo Scataglini  (Erickson) e confronto; scambio di esperienze vissute dai bambini sul tema affrontato. Le paure menzionate, vengono scritte alla lavagna e le prime cinque più condivise, diventano materia su cui si lavora negli incontri successivi.

2° INCONTRO: i bambini vengono suddivisi in cinque gruppi e ogni gruppo è chiamato ad affrontare una delle cinque paure elencate , attraverso una serie di attività.
Ogni gruppo “lavora” sulle sensazioni, emozioni e stati d’animo che quella paura suscita e ricerca eventuali rimedi (spaventa paura) che possono aiutare a stemperare le tensioni.

3° INCONTRO: tenuto conto delle riflessioni orali, delle rappresentazioni grafiche e delle drammatizzazioni, viene ideato un canovaccio  per la realizzazione di un  cortometraggio.

4° e 5° INCONTRO: viene illustrato alla classe che cosa è un cortometraggio e le fasi  di lavorazione per la sua realizzazione.

Ad ogni bambino/a viene consegnata una dispensa su cui seguire passo passo ciò che viene spiegato.

Per una maggiore comprensione vengono presentati alcuni spezzoni di cortometraggi.

6° INCONTRO: ad ogni bambino/a  viene assegnato un ruolo corrispondente ad una delle varie figure che compongono una vera troupe cinematografica.
Una volta spiegate le competenze di ciascuno viene dato inizio alle varie fasi di realizzazione  del cortometraggio.
Oltre a ricoprire i suddetti ruoli  i bambini sono anche gli attori del cortometraggio.

7° INCONTRO: realizzazione materiale per corto.

8° INCONTRO: realizzazione materiale per corto

9° INCONTRO: realizzazione materiale per corto.

10° INCONTRO: realizzazione materiale per corto.

11° INCONTRO: scelta colonna sonora per corto.

12°- 13°- 14°- 15°- 16° INCONTRO: riprese video.

L’unica fase che non viene eseguita  dai bambini è quella del montaggio.

 

Materiale utilizzato:

La maggior parte del materiale utilizzato per la realizzazione delle scenografie è materiale di reciclo e scarti aziendali recuperati presso il Centro di Riciclaggio Re Mida .

 

Modalità di realizzazione (per classe 4^):


1°INCONTRO: Lettura del libro :” L’albero magico” di M. Stein e M. Van Hout  (Lemniscaat)  e attività di riflessione con l’intero gruppo-classe.

2°INCONTRO: .viene proposta l’attività “ I colori delle mie paure”: tutti i bambini sono chiamati, ciascuno su un proprio foglio A3, a dare colore alle paure. Sono richieste solo macchie di colore, non disegni.
Per la realizzazione di questa attività vengono messi a disposizione: tempere, acquerelli, gessetti, pennelli.

3°INCONTRO: Sulla base di quanto emerso  dai bambini nei due incontri precedenti, viene stilata una classifica delle paure maggiormente sentite e condivise; le prime sei vengono scelte per essere sviscerate attraverso un lavoro per piccoli gruppi.
Si creano sei gruppi ed ogni  gruppo è chiamato a riflettere e a confrontarsi sulla paura assegnata e quindi sugli stati d’animo/emozioni  che suscita. Per fare ciò vengono letti racconti e filastrocche scelte ad hoc.

4°- 5°- 6° INCONTRO: lavoro di gruppo.

7° INCONTRO: ogni gruppo presenta alla classe i propri elaborati.

 

Perché un percorso sulla paura:

Tutti quotidianamente viviamo piccole o grandi paure.
Avere uno spazio in cui creare l’atmosfera giusta, accogliente al punto tale da sentire la voglia di condividere le proprie paure e ascoltare quelle degli altri,  può  aiutare ad alleggerire un po’ il carico.

Così è nato il percorso : “Un, due, tre…la paura tocca te!”

Per questo viaggio ho deciso di unire unire due classi, una quarta e una quinta (Scuola Primaria) all’interno delle quali stavo lavorando.
E’ chiaro che obiettivo del laboratorio non era risolvere in poche ore problematiche complesse, ma  offrire uno spazio in cui i bambini potessero condividere le proprie paure e trasformare un sentimento apparentemente negativo in modi per esprimersi creativamente.
Ecco qui di seguito  alcuni assaggi del lungo viaggio.

 

Appunti di viaggio

I ragazzi sin dalle prime battute si sono lasciati coinvolgere dal tema. Anche in questo caso hanno fatto da “ROMPIGHIACCIO”: la lettura di alcune   storie  e  il racconto delle mie paure.
L’incipit, come già evidenziato, è stato uguale per entrambe le classi ed è immediatamente emerso che  le paure vissute , erano più o meno le stesse per tutti.

Paure in classe 5^

  • Paura del buio;
  • paura dei ladri;
  • paura di sbagliare durante gare o partite;
  • paura di essere presi in giro;
  • paura della scuola.

 

Paure in classe 4^

  • Paura di perdere i genitori;
  • paura dei ladri e dei mostri;
  • paura di restare a casa da soli;
  • paura del buio;
  • paura di essere presi in giro.

 

Ma sono state raccontate anche altre paure


Le paure sopracitate sono state le più nominate, ma ne sono emerse altre:

  • paura di vedere i genitori litigare;
  • paura di non essere abbastanza intelligenti;
  • paura di non avere amici,
  • paura delle persone diverse;
  • paura di essere rimproverati.

    A mano a mano i ragazzi si sono sciolti e hanno cominciato a lavorarci sopra.

    Le possibilità di espressione erano molteplici.
    Alcuni ragazzi hanno rappresentato attraverso materiali di riciclo, la figura umana nel momento in cui è pervasa dalla paura.

 

Altri hanno rappresentato le loro paure attraverso la tecnica della pittura a tempera o attraverso semplici pennarelli:

 

C’è invece chi ha usato il canale della scrittura.
Sono nati testi e poesie.
Ecco alcuni esempi di poesie:

MAMMA, BABBO, DOVE SIETE?

Che paura sentirsi soli
dove saranno i miei genitori?
Chi c’è qua dietro…?
Lo sento più vicino di un metro.
Mamma, mamma dove sei?
Mi giro, ma non è lei.
Babbo, babbo, sono qua
ma che paura è questa qua!
Sento un forte batticuore,
ma con un pupazzetto
che stringo forte al petto
mi è passato ogni tremore.

Arianna, Giorgia, Gabriele

 

I PERFETTINI

Ma perché devo essere perfetta,
non sono mica una statuetta.
Ascoltar gli altri non voglio
con la mia testa desidero pensare
e fare quello che mi pare.

Posso vestirmi con quel che mi va
e un comando nessuno mi darà.
Un canestro non so fare?
Tutti subito a criticare,

ma non mi importa
tante altre cose io so fare!

Gloria, Carlotta

 

L’INTERROGAZIONE

Quando c’è un’interrogazione
mamma mia che emozione!
A cento all’ora il cuore mi batte,
divento rossa come un pomodoro
e la paura mi abbatte.
Stringo i denti, incrocio le dita;
possibile che sia il giorno peggiore della mia vita?
La maestra sorteggia un nome,
oh cielo è il mio!
Come farò,
un portafortuna prenderò.
Scusate, scusate…ho la pipì…
E la maestra: “Stai ferma lì!”
Mi faccio coraggio
penso che la paura è solo un miraggio.
Tutto finisce bene
un bel dieci allevia le mie pene.

Irene, Samuele

 

C’è anche chi si è cimentato con la tecnica del fumetto:

13 fumetti sul tema della paura

 

Consigli per affrontare le paure


Durante i confronti, i racconti di esperienze personali, i bambini/e si sono anche scambiati consigli per provare di combattere le paure oppure insieme hanno escogitato soluzioni, strategie per ridurle.
Ecco quindi i consigli degli alunni di 4^:

Consigli per affrontare la paura dei ladri

Se senti qualcosa di strano e ti preoccupa, chiama subito un adulto

tieni una pila sotto il cuscino;

tieni a portata di mano una buona mazza da baseball.

Francesca, Lorenzo, Carlotta

 

Consigli per affrontare la paura di essere presi in giro


Se qualcuno ti prende in giro per come sei vestito, non ti preoccupare, vuol dire che sei più originale di tutti gli altri;

se credi di essere preso in giro perché non sai fare bene una cosa, pensa che anche gli altri hanno i loro punti deboli;

cerca di essere sicuro di te stesso e vedrai che anche gli altri ti prenderanno meno in giro.

Gloria e Camilla

 

Consigli per affrontare la paura del buio

Quando è ora di dormire e vi trovate soli nella vostra camera, un peluche può essere una buona compagnia;

se sentite rumori strani, tranquillizzatevi, spesso sono rumori della natura (ad esempio la pioggia, il vento, le foglie secche, ecc.) oppure di oggetti che conoscete (tichettio di una sveglia, la goccia di un rubinetto ecc.);

quando ti trovi da solo al buio, una pila o una lampada possono aiutare a sentirti più sicuro.

Gaia, Lorenzo S, Laura

Consigli per affrontare la paura dei mostri

Prima di dormire non guardate cartoni o film che fanno paura;

fantasmi, streghe, draghi, uomini neri…sono personaggi fantastici, non esistono,
li troviamo solo nelle fiabe;

gli incubi sono brutti sogni e i brutti sogni non diventano realtà.

Valentina, Sara, Alec

 

Consigli per affrontare la paura di perdere i genitori

Se sono lontani e sentiamo molto la loro mancanza, può essere d’aiuto tenere vicino a sé un oggetto che ci ha regalato mamma o papà;

quando ci troviamo in un luogo grande e molto affollato, cerchiamo di stare sempre vicini a mamma e papà;

dobbiamo stare tranquilli: le mamme e i papà non abbandonano mai i loro cuccioli.

Arianna, Giorgia, Gabriele

 

Consigli per affrontare la paura della scuola:

Studia sempre giorno per giorno così avrai meno paura durante verifiche ed interrogazioni;

quando sei interrogato, fai finta che non ci sia nessuno attorno a te, ti sentirai meno imbarazzato;

ricordati: le maestre non sono dei mostri.

Mattia, Samuele, Irene.

 

Le paure degli adulti


A qualcuno poi è venuta la curiosità di conoscere le paure degli adulti; così sono stati “intervistati” genitori e insegnanti.

In seguito è stato progettato e realizzato un cartellone con la classifica delle paure degli adulti che sono:

  • paura delle malattie;
  • paura dei ladri;
  • paura del dottore / dentista;
  • paura di perdere chi si ama;
  • paura delle persone prepotenti;
  • paura di serpenti, ragni, insetti;
  • paura dei rumori forti.

 

I bambini traggono alcune conclusioni:

  • è normale avere paura;
  • è naturale avere più di una paura;

  • alcune di loro, quando si diventa grandi, scompariranno;

  • se hai delle paure, parlane con persone di cui ti fidi: ti sentirai più leggero;

  • è bene fidarsi delle proprie paure perché a volte ci proteggono dai pericoli.

 

Metamorfosi
I bambini di entrambe le classi ed io, ci siamo anche divertiti a trasformarci da persone impaurite a persone che fanno paura.
Eccoci  in versione mostri:

14 quadro con foto dei bambini della classe trasformati in mostri

 

 

Strada facendo, nasce l’idea di una mostra

 Gli elaborati sono stati tanti e i ragazzi erano molto soddisfatti… È nata così la voglia di condividere quanto fatto con i genitori. Siccome il tema delle paure coinvolge davvero tutti, abbiamo voluto condividere il percorso con quante più persone possibili , appartenenti a qualsiasi fascia d’età.
Si è pensato così di organizzare una mostra. E siamo stati molto fortunati perché il Comune di San Giovanni in Persiceto, Comune a cui fa capo la scuola, ci ha concesso di esporre i lavori in uno spazio bellissimo.
A questo punto andava ideato un allestimento.
Ripercorrendo mentalmente l’esperienza, molti bambini/e avevano avuto come l’impressione di aver attraversato  un bosco buio, intricato, pieno di insidie. Inoltre in molte storie l’ambiente in cui capitano cose paurose o in cui si fanno incontri paurosi è il bosco. Per questo motivo la mostra è stata organizzata in modo che anche ai visitatori sembrasse  di attraversare un bosco…e chissà magari una volta giunti all’uscita …si sarebbero potuti sentire un po’ più leggeri…
Con cartoni , carta , tempere e rami veri sono stati creati degli alberi ai quali  sono stati appesi tutti gli elaborati(disegni, oggetti scaccia paura, pensieri, poesie inventate, brani estrapolati da libri letti in classe, consigli e foto degli autori ).
La responsabilità dell’allestimento della mostra è ricaduta tutta sulla 4^ perché la 5^ , dopo gli elaborati, è passata alla stesura della traccia per la realizzazione del cortometraggio che è  stato presentato il giorno dell’inaugurazione della mostra.

15-preparazione-dello-story-board-per-cortometraggio

Sono stati mesi di lavoro veramente intenso .
Parallelamente c’erano le registrazioni  per il “corto” con relativo trucco e parrucco  fatto dai ragazzi , quindi si sono potuti sbizzarrire…. insomma le risate non sono mancate.
Ed è arrivato il fatidico giorno:

mostra paura 2010 iniziata2 063

Raccontiamo la mostra attraverso una documentazione fotografica.

Questo è il CORTOMETRAGGIO: “UN, DUE, TRE…LA PAURA TOCCA TE!”

 

Bibliografia

Attraversando il bosco, abbiamo consultato i seguenti libri:


Filastrocche per giocare alla paura” di Corinne Albaut (Motta Junior);

”Il serpente pappa mostri” di Beatrice Savino (Larus);

Anche gli orchi hanno paura” di Carlo Scataglini (Erickson);

In una notte nera” di Dorothee De Monfreid (Babalibri)

Il buio fifone” di Francesco Enna e Iole Sotgiu (Nuove Edizioni Romane);

L’albero magico” di Mathilde Stein e Mies Van Hout (Lemniscaat)

Aiuto che paura! Filastrocche scacciamostri” di Paola Parazzoli (Fabbri Editori);

Ridi coniglio” di Maria Loretta Giraldo (Giunti Junior);

Il paurario di tutte le paure” di Fabio Brugnolaro (Girotondo);

Le paure di Gaia” di Zak Baldisserotto e Marco Trevisan (Campass);

Hansel e Gretel” dei Fratelli Grimm (Mondadori);

Il Mostro peloso” di Henriette Bichonnier (Edizioni El);

Nerone e Budino” di Angela Nanetti (Emme Edizioni).