Il giorno 26 Ottobre 2016, ho visitato presso Palazzo San Salvatore di S. Giovanni in Persiceto, una mostra dal titolo “L’ARTE…CON IL CARTONE” dell’Artista Carlo Casarini.
Appena entrata, sono stata avvolta dal profumo di cartone e da una sensazione di calore.
Gli occhi si sono subito riempiti di coinvolgenti suggestioni. Ho dovuto forzarmi per dare un ordine al mio sguardo che, vorace, avrebbe voluto abbracciare tutto subito.
Le opere esposte avevano, per la maggior parte, grandi dimensioni così, a mano a mano che mi spostavo da un punto all’altro della mostra, avevo la sensazione di essere come Alice nel Paese delle Meraviglie: caffettiere e tazze giganti che sembravano uscire dalle pareti, un maxi orologio che scendeva dal soffitto, strumenti musicali, lampade, lampadari, teste di animali…
Insomma, una vastissima gamma di oggetti che faceva capire quanto sia versatile il cartone e quanto – come tiene a sottolineare l’Artista- si presti a dare forma alla fantasia e alla creazione di oggetti della vita quotidiana.
Poiché Carlo era presente alla mostra, non mi sono fatta sfuggire l’occasione di soddisfare alcune curiosità:
D. “Come è nata la passione per questo tipo di materiale?”
R.” La passione è nata osservando un lampadario costruito con il cartone delle scatole Banana Chiquita che ho trovato su una rivista. La foto era senza didascalie così mi sono messo alla ricerca dell’autore perchè volevo provare a replicarlo; dopo tanti tentativi sono riuscito a contattarlo: era una designer olandese alla quale ho subito scritto per avere informazioni in merito alla realizzazione. –Lei, con grande cortesia, mi ha inviato uno schema che in seguito ho studiato e messo in pratica.
Da qui è partito tutto.
D. Perchè per esprimere la tua creatività hai scelto proprio il cartone?
R.”Il cartone è malleabile e nello stesso tempo solido: in quanto a tenuta (peso sopportato), non ha nulla da invidiare al legno; poi ho scelto il cartone perchè stimola in modo particolare la mia creatività sia in ambito artistico che di design”.
D.”Pensando ad un percorso laboratoriale all’interno delle scuole, so che hai già avuto collaborazioni con alcune, a quali ambiti disciplinari si potrebbe collegare e quali competenze individuali potrebbero essere potenziate attraverso la lavorazione del cartone?”
R. “Sicuramente si possono potenziare capacità manuali e creative pertanto ci sono evidenti agganci con discipline come Arte e Tecnologia. Ma si sconfina anche in discipline quali la matematica e la geometria; infatti a monte di ogni opera o struttura ci sono calcoli e bozzetti per verificare la fattibilità dell’idea che si vuole realizzare.
Infine posso dire che per me “L’Arte con il cartone” anche se è diventata un lavoro, rimane innanzitutto una passione, un gioco che mi diverte e dove la mia fantasia può spaziare senza limiti”.
Completata la visita ho pensato a quanto sarebbe importante che le scuole si gemellassero con Artisti presenti sul territorio per progettare percorsi laboratoriali che possono trasformarsi in nuovi canali espressivi e possono diventare territorio di riscatto.
Tante volte capita che bambini e ragazzi con grandi difficoltà nelle discipline scolastiche “tradizionali”, scoprono, durante percorsi alternativi, di avere capacità e competenze rimaste fino a quel momento nascoste. Queste scoperte sono importantissime perché possono far aumentare autostima e motivazione.
Spero tanto che in futuro le Scuole ospitino o vadano a trovare Artisti che possono dare preziosi contributi alla formazione personale di bambini e ragazzi.