LOUISE BOURGEOIS: L’ARTE E’ GARANZIA DI SALUTE MENTALE

Inseguendo un’illustratrice che da tempo è entrata nel mio cuore, Isabelle Arsenault, mi è capitato di fare un altro incontro magico: mi sono imbattuta nella vita dell’artista Louise Bourgeois.
In occasione  della fiera “Bologna Children Book Fair” edizione 2017, era stata allestita una mostra delle opere della Arsenault.
Fra le tavole presenti, mi rapiscono queste:

Mani che intrecciano, che riparano, fili , trame, ragni, ragnatele…
Ne sono così attratta perchè anch’io, nei miei percorsi laboratoriali, mi sono ritrovata a proporre molto spesso la costruzione di intrecci, trame, reti che avevano senso metaforico: i fili rappresentavano  persone, componenti di un gruppo, la messa a disposizione di tutte le competenze dei vari componenti…
La trama, l’intreccio diventavano  aiuto, reti di salvataggio, protezioni dalle cadute causate da alcune  vicissitudini della vita.
Se i fili si spezzano, la rete di aiuto non funziona più, allora si deve subito ricucire, intrecciare nuovamente per rattoppare il “buco”.

Bene, le illustrazioni che tanto mi tengono incollata sono tratte dal libro” Cloth Lullaby. The Woven Life of Louise Bourgeois” di Amy Novesky e Isabelle Arsenault (Ed. Abrams Books for Young Readers).
Protagonista del libro è appunto  Louise (1911 – 2010) artista di fama mondiale, nota per le sue sculture; la più famosa è “Maman” , un ragno realizzato in acciaio, alto circa 9 metri e largo 10 metri.
Louise ha dedicato quest’opera a sua madre, tessitrice- restauratrice di arazzi, alla quale fu legatissima e la cui morte prematura ha fortemente segnato tutta la sua produzione artistica.

“Il ragno è un’ode a mia madre
Lei era la mia migliore amica
Come un ragno mia madre era una tessitrice
Come i ragni mia madre era molto brava…” 

https://borgoarmonico.forumfree.it/?t=58814767

descrizione della mamma di Louise

Facendo ricerche su questa artista,devo dire che sono rimasta molto colpita dall’idea che aveva rispetto all’arte e ho compreso che le sue opere, intrecci, distacchi, abbracci di mani o piedi… , e i materiali che ha usato:  arredi riciclati, fili di lana, matasse, gomitoli, stoffe e altri dettagli legati alla produzione degli arazzi – l’attività di famiglia- , hanno avuto uno scopo e un significato molto preciso:

«L’artista è un lupo solitario. Ulula tutto solo. Il che però non è così terribile, perché lui ha il privilegio di essere in contatto con il proprio inconscio. Sa dare alle sue emozioni una forma, uno stile. Fare arte non è una terapia, è un atto di sopravvivenza. Una garanzia di salute mentale. La certezza che non ti farai del male …».

Nell’immagine seguente c’è una sintesi di quello che ha rappresentato l’arte per Louise:

Significato di arte per Louise BourgeoisHo sposato questa idea, concordo appieno sul fatto che laddove la vita ci spezza in tanti piccoli frammenti…l’arte può davvero aiutarci a riunire i pezzi e tornare tutti interi. 
Tutti i bambini e ragazzi con i quali ho condiviso un cammino, hanno sempre trovato nell’arte, in qualsiasi sua declinazione, una boccata d’ ossigeno, un’opportunità per scaricare zavorre e ripartire più leggeri e fiduciosi…
Carissima Louise, anche per me l’arte è garanzia di salute mentale! 

A proposito questo è uno dei lavori di Nicole, una ragazza a cui ho fatto conoscere Louise…

intrecci