Museo Tattile Anteros e Istituto Cavazza: le Due Perle di via Castiglione 71

Due anni fa ho accompagnato una ragazza ipovedente in un percorso laboratoriale con la creta presso il Museo Tattile Anteros che si trova all’ interno dell’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza.
Quando si dice che un incontro cambia la vita…
Varcare la soglia di via Castiglione 71 per me ha comportato la scoperta di un mondo nuovo, di una nuova dimensione.
La prima persona che ci ha accolto è stata la Direttrice e Curatrice del Museo, la Dott.ssa Loretta Secchi, che immediatamente si è distinta per sensibilità, raffinatezza e competenza.
Con Lei, abbiamo potuto fare un primo assaggio delle opere esposte ossia traduzioni tridimensionali in bassorilievo di celebri dipinti compresi tra Medioevo ed Età Moderna. In seguito abbiamo esplorato il laboratorio e conosciuto i Maestri –Scultori che insegnano a “lavorare” con la creta.
Dei cinque sensi di cui una persona è dotata, la vista si presenta come una dittatrice che  tende a far assopire gli altri quattro. Ho sempre pensato che essere privi dell’abilità visiva rappresentasse una “mezza morte” e mi sembrava impossibile che si potesse vivere in modo pieno ed appagante.
All’interno del laboratorio abbiamo  conosciuto molte persone non vedenti o ipovedenti, sia bambini che adulti . Anche fra i maestri scultori vi sono persone non vedenti.

Eppure in quel luogo la sensazione che ho percepito è stata di leggerezza, piacevolezza, normalità.
Si chiacchierava, ci si confrontava raccontando proprie esperienze personali e così ho preso consapevolezza del fatto che anche chi non vede può vivere pienamente e in modo appagante.
Ecco perché varcare la soglia di via Castiglione 71 è stato scoprire una nuova dimensione.

E’ importante sottolineare che il Museo Tattile Anteros è aperto a tutta la cittadinanza e non solo alle persone con disabilità visiva. Sono previsti percorsi laboratoriali anche per classi scolastiche.

Concludendo, sono tanti i motivi per cui è assolutamente interessante visitare il Museo Anteros; in questo spazio  mi limito a segnalarne tre:

– incontro – confronto con la diversità : diversi codici di comunicazione e diverso modo di percepire la realtà;

– utilizzo e sviluppo della sensorialità tattile;

-è uno dei pochi Musei in cui è “Vietato non toccare”!
https://it.wikipedia.org/wiki/Museo_tattile_Anteros